DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE FAMILIARE E COORDINAZIONE GENITORIALE - 7 ottobre 2020

La coordinazione genitoriale, che è un processo piuttosto nuovo (è nato in Colorado nei primi anni Novanta) si differenzia dalla mediazione sotto alcuni, rilevanti aspetti.
Le caratteristiche tipiche della mediazione familiare sono volontarietà e la riservatezza.
Sotto il primo profilo va osservato che per quanto sia il giudice che la suggerisce, sono le parti che normalmente scelgono di intraprendere il percorso, e comunque il mediatore a cui rivolgersi.

Quanto alla riservatezza, se è vero che il mediatore lascia libertà ai clienti di portare gli accordi dove vogliono (per esempio ai propri legali), abitualmente quello che avviene nella stanza di mediazione rimane là e non ne esce.
La coordinazione genitoriale si caratterizza al contrario per la obbligatorietà e la mancanza di riservatezza.
Per quanto concerne il primo profilo, nella coordinazione genitoriale l’aspetto cogente è molto più rilevante in quanto siamo dinanzi a un percorso imposto dal giudice. Per quanto poi concerne la riservatezza, nella coordinazione genitoriale non ce n’è: da un lato perché il giudice chiede aggiornamenti costanti sull’andamento del processo, e dall’altro per la sinergia con gli altri professionisti che seguono la coppia.
Anche la durata dei due percorsi è diversa, poiché la mediazione familiare normalmente si sviluppa in una decina di incontri a scadenza poco più che mensile, mentre il percorso di affiancamento alla coppia previsto dalla coordinazione genitoriale può arrivare ai due/tre anni.