UN TIPO PARTICOLARE DI MEDIAZIONE FAMILIARE

UN TIPO PARTICOLARE DI MEDIAZIONE FAMILIARE - 16 Febbraio 2022

Quando parliamo di “mediazione familiare” ci immaginiamo un percorso che viene intrapreso da due persone che stanno attraversando le difficoltà di una separazione conflittuale, e che cercano un supporto professionale per riuscire a dialogare anche e soprattutto nell’interesse dei minori coinvolti. Nonostante la rabbia di quelle interazioni è insomma chiaro a entrambi quanto sia importante smorzare la conflittualità di coppia e recuperare un rapporto collaborativo sul piano genitoriale.

Una situazione di questo tipo è quella che statisticamente si verifica più frequentemente nello studio di un mediatore. Eppure esistono coppie che sentono l’esigenza di un percorso di mediazione anche dopo parecchi anni dalla loro separazione, quando gli ex membri della coppia si sono ricostruiti una vita affettiva e i figli sono ormai adulti. In questo caso apparentemente verrebbe meno l’esigenza di affrontare problemi di conflittualità, di recuperare capacità genitoriali, di tutelare figli che “minori” magari non lo sono più da tempo. Come mai avviene tutto ciò?

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ITADAKIMASU: BONTA’ E FELICITA’ NASCONO DALLA GRATITUDINE

ITADAKIMASU: BONTA’ E FELICITA’ NASCONO DALLA GRATITUDINE - 30 Agosto 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


La cultura giapponese si fonda sull’idea che – se desidera vivere in pace con se stesso - l’uomo deve essere consapevole di appartenere a un ecosistema di cui non è padrone, ma un semplice abitante di passaggio.

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IL PERCORSO DI MEDIAZIONE FAMILAIRE E LA SEPARAZIONE DEI RUOLI

IL PERCORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE E LA SEPARAZIONE DEI RUOLI - 19 luglio 2021

Gli scopi di un percorso di mediazione familiare sono i più vari e dipendono dalle specifiche situazioni e vicende della coppia in separazione.

Per raggiungere tali scopi – qualsiasi essi siano - occorre che si verifichino alcune precondizioni (la capacità di ottenere la permanenza nella stessa stanza, la costruzione di un dialogo, un ascolto reciproco ecc.), e successivamente a queste precondizioni ce n’è una comune a ogni percorso, che è alla base di qualsiasi risultato. Questa condizione consiste nella separazione del ruolo coniugale da quello genitoriale.

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NINTAI: SCRIVO “PAZIENZA”, LEGGO “PERSERVERANZA”

NINTAI: SCRIVO “PAZIENZA”, LEGGO “PERSERVERANZA”. - 05 luglio 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


Il concetto alla base del Nintai è presto spiegato: significa insistere nei propri propositi, con determinazione e costanza, a piccoli passi e senza lasciarsi scalfire dalla paura del risultato.

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KINTSUGI, O LE CREPE DELLA VITA RIPARATE CON L’ORO

KINTSUGI, O LE CREPE DELLA VITA RIPARATE CON L’ORO - 04 giugno 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


Il concetto di “Kintsugi” trae origine da un particolare modo che hanno i giapponesi di riparare gli oggetti che si rompono.

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PREMESSE CTP SEPARAZIONE CONFLITTUALE

LE PREMESSE IN UN INCARICO COME CTP IN UNA SEPARAZIONE CONFLITTUALE - 26 maggio 2021

L’incarico come Consulente Tecnico di Parte in una separazione con minori (senza minori è molto improbabile occorra una CTU) richiede un approccio basato su una premessa molto precisa da parte del Consulente incaricato.

Essa è comunemente accettata – almeno a parole – da parte di tutti, ed è che la tutela va attuata innanzi tutto nei confronti dei minori coinvolti. Si tratta di una premessa abbastanza logica: a prescindere dal fatto che i figli di una coppia in separazione non hanno chiesto di essere messi al mondo, va sempre ricordato che quegli stessi figli non hanno nemmeno chiesto di trovarsi in una separazione conflittuale, non hanno chiesto che vengano coinvolti avvocati, giudici o consulenti di varia natura, e in ogni caso sono le parti autenticamente “deboli” della vicenda.

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OMOIYARI, O L'IMPORTANZA DELLE EMOZIONI ALTRUI

OMOIYARI, O L'IMPORTANZA DELLE EMOZIONI ALTRUI - 16 maggio 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


Il concetto di omoiyari indica il rispetto per la persona che si ha accanto. L’idea alla base è ci si debba allontanare dai propri interessi e curarsi del prossimo, facendo del bene per stare bene noi. Non richiede necessariamente grandi gesti, si misura anche nelle piccole cose.

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HANAFUBUKI, O LA TEMPESTA DEI FIORI DI CILIEGIO

HANAFUBUKI, O LA TEMPESTA DEI FIORI DI CILIEGIO - 26 aprile 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


In Giappone come dovunque, l’arrivo della primavera muove l’emotività delle persone con un messaggio di rinascita e ottimismo. Le giornate si allungano, la temperatura si alza, la natura si risveglia, insomma avviene una serie di eventi che suscitano sensazioni positive e orientate a un futuro che appare finalmente pieno di promesse dopo il letargo invernale.

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I DIVERSI PUNTI DI VISTA SULLA SEPARAZIONE

I DIVERSI PUNTI DI VISTA SULLA SEPARAZIONE - 14 aprile 2021

Robert Emery è uno studioso del processo di mediazione estremamente raffinato. Affrontando un argomento così complesso la sua attenzione è rivolta anche alle premesse con cui due separandi si avvicinano alla mediazione, e quindi a come essi vivano il processo separativo.

Viene abitualmente accreditata l’idea del “lutto”, quando termina un rapporto affettivo consolidato e duraturo. Ebbene è proprio a questa immagine che Emery fa riferimento e si domanda in cosa si differenzia il lutto tra chi ha promosso la separazione e chi l’ha subita.

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IL PRINCIPIO DEL KAIZEN

IL PRINCIPIO DEL KAIZEN, O IL CAMBIAMENTO A PICCOLI PASSI - 6 aprile 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


Il concetto del Kaizen rappresenta per la cultura giapponese l’idea del cambiamento che avviene attraverso studio, imitazione e miglioramento di se stessi.

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LE ASPETTATIVE DELLA COPPIA

LE ASPETTATIVE DELLA COPPIA NEL PERCORSO DI MEDIAZIONE - 2 aprile 2021

Uno degli elementi cruciali da esaminare in un processo di mediazione è quello della motivazione con cui due separandi decidono di affrontare il percorso. Sotto questo punto di vista possono distinguersi a grandi linee due modalità, a seconda dei momenti in cui la mediazione avviene. Le differenze di motivazione possono infatti presentare delle tipicità nella fase iniziale della separazione, o quando la separazione è ormai un fatto assodato e stabilizzato.

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IL PRINCIPIO DEL WABI SABI

IL PRINCIPIO DEL WABI SABI, O L’ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE - 29 marzo 2021

Come era stato preannunciato nell’approfondimento del 22 marzo, dedicato al libro di Yen Mai “Il Pensiero Giapponese”, ho deciso di dedicare alcuni dei miei interventi in questa sezione del Sito a elementi delle cultura e della lingua giapponese che a mio parere risuonano nelle vicende di tutti noi, indipendentemente dall’essere o meno coinvolti in un percorso di psicoterapia, e indipendentemente dalla posizione che ricopriamo in quel percorso se decidiamo di intraprenderlo. L’acutezza e la profondità della cultura del Sol Levante sono in grado di aiutarci, magari solo descrivendo in modo semplice e puntuale nostri modi di agire e di pensare.


Come accade in molti casi, la lingua giapponese permette di rendere con una formula sintetica (o addirittura un semplice ideogramma) concetti che nella nostra lingua, per essere descritti, richiedono molte parole.

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YEN MAI – IL PENSIERO GIAPPONESE

YEN MAI – IL PENSIERO GIAPPONESE – GIUNTI EDITORE - 22 marzo 2021

Questo libro non ha entusiasmato solo il me stesso lettore. Leggerlo ha incuriosito anche lo psicoterapeuta. Grazie ad esso mi sono reso conto che alcuni interessantissimi capisaldi del pensiero e del linguaggio giapponese non sono altro che la riproposizione di ciò su cui molti dei clienti (e di tutti noi) ragionano nel corso del proprio percorso esistenziale.

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IL SUICIDIO IN GIAPPONE VISTO DA UN INTELLETTUALE

IL SUICIDIO IN GIAPPONE VISTO DA UN INTELLETTUALE - 6 marzo 2021

Murakami Ryu (niente a che vedere con l’omonimo scrittore Murakami Haruki) è al tempo stesso uno scrittore irriverente e un osservatore attento della realtà giapponese. Di lui in Italia sono stati pubblicati alcuni libri, il più famoso dei quali “Tokyo Decadence” – che si interessava soprattutto dei costumi sessuali in Giappone e sul quale scriverò una prossima recensione - nonché alcuni articoli e interventi di costume.

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DIVORZIO: FAMIGLIA DISTRUTTA?

DIVORZIO: FAMIGLIA DISTRUTTA? NO, FAMIGLIA TRASFORMATA - 22 febbraio 2021

Il presupposto alla base della mediazione familiare è che l’evento legato alla separazione tra i coniugi non fa venire meno il concetto di famiglia, ma lo trasforma.
La trasformazione cui la famiglia va incontro riguarda aspetti materiali (non si vive più sotto lo stesso tetto), e naturalmente psicologici (derivanti dalla rottura del rapporto coniugale), ma tali trasformazioni non sono in grado di far smettere alla famiglia di esistere.

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MEDIAZIONE: OBBLIGATORIA O FACOLTATIVA?

MEDIAZIONE: OBBLIGATORIA O FACOLTATIVA? - 15 febbraio 2021

La questione relativa al dubbio sulla mediazione obbligatoria o facoltativa si accompagna a quello legato alla riservatezza di quanto accade nel corso del processo. E infatti evidente che più un intervento si colloca con modalità coercitiva, meno si avrà una tutela degli interessi dei coniugi in lite, e minore sarà di conseguenza il loro diritto alla segretezza sul procedimento.

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LA GESTIONE GIUDIZIARIA DEI CONFLITTI

LA GESTIONE GIUDIZIARIA DEI CONFLITTI - 10 febbraio 2021

Questo intervento si ispira a quanto affermano Dino Mazzei e Vittorio Neri nel loro testo sulla Mediazione Familiare Edito da Raffaello Cortina a proposito della gestione giudiziaria dei conflitti.

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LA CTP: IL “FRONTE INTERNO”

LA CTP: IL “FRONTE INTERNO” - 4 febbraio 2021

Nell’immaginario di chi non se ne occupa (e purtroppo qualche volta anche in quello di chi se ne occupa), il compito del CTP in una causa di separazione è quello di supportare il proprio cliente e di tutelarne la ragioni nello scontro più o meno senza quartiere con l’altro cliente e con l’altro CTP. Il tutto allo scopo di ottenere più benefici possibile (passare più tempo con i figli, prevalere nella scelta della scuola, prevalere in generale in tutti gli argomenti e a tutti i costi ecc.), mentre in tutto questo il CTU dovrebbe rivestire poco più che il ruolo di un arbitro che cerchi di evitare colpi troppo bassi tra le parti.

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DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE E COUNSELING

DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE E COUNSELING - 29 gennaio 2021

Esaminando il rapporto tra la mediazione e la CTU, o tra la mediazione e la psicoterapia, si è notato come le differenze tra questi processi siano sfumate e non sempre identificabili in modo univoco.
Rispetto al counseling invece il confine è netto e immediatamente percepibile a partire dalla finalità dei processi.

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DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE E PSICOTERAPIA

DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE E PSICOTERAPIA - 23 gennaio 2021

L’argomento relativo agli elementi differenziali che esistono tra mediazione psicoterapia è molto dibattuto a causa anche delle caratteristiche di questi due processi, che presentano molti punti in comune. La stessa formazione dei mediatori – che spesso sono psicoterapeuti – può ingenerare qualche confusione.

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DIFFERENZA TRA MEDIAZIONE FAMILIARE E CTU

DIFFERENZA TRA MEDIAZIONE FAMILIARE E CTU - 16 gennaio 2021

Sia la mediazione familiare, sia la CTU intervengono in situazioni di separazione, normalmente in presenza di figli e quasi sempre in situazioni di elevata conflittualità. Esistono però delle differenze sostanziali tra questi due interventi, che vale la pena elencare e descrivere.
Una prima differenza riguarda la genesi del processo. La CTU viene disposta dal giudice, mentre la mediazione familiare nasce su base volontaria, nel senso che viene decisa dagli interessati, con o senza la sollecitazione del loro legale di fiducia.

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MODELLI DI MEDIAZIONE FAMILIARE

MODELLI DI MEDIAZIONE FAMILIARE - 8 gennaio 2021

Come è ovvio i modelli di riferimento per la conduzione di un processo di mediazione familiare sono più di uno. L’elenco che segue non vuole ovviamente essere esaustivo, e va soprattutto considerato il fatto che questi modelli non vanno necessariamente applicati in toto, potendosi anche ipotizzare a seconda dei momenti applicazioni ora dell’uno, ora dell’altro.

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CENNI STORICI SULLA MEDIAZIONE FAMILIARE

CENNI STORICI SULLA MEDIAZIONE FAMILIARE - 3 gennaio 2021

Il concetto di mediatore richiama il ruolo che un terzo assume nel corso di una controversia tra due parti al fine di facilitare il dialogo tra esse in vista di una riconciliazione. È un ruolo che storicamente esiste da sempre, svolto a seconda dei vari contesti sociali dal patriarca, dagli anziani o dalle strutture ecclesiastiche.

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LEGGE 54/2006 E AFFIDAMENTO CONDIVISO

LEGGE 54/2006 E AFFIDAMENTO CONDIVISO - 21 dicembre 2020

L’affidamento condiviso è ormai un dato scontato, e costituisce la regola nelle situazioni di separazione. Non è sempre stato così. Fino al 2006, quando è entrata in vigore la legge n. 54, le cose andavano diversamente, e l’affidamento esclusivo era tutt’altro che un’eccezione. Il precedente orientamento della magistratura, soprattutto nei casi di separazione conflittuale, era che il conflitto rendesse impossibile una gestione comune dei figli, con il risultato che il più delle volte era il padre che si trovava in posizione di svantaggio.

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DONNE, FAMIGLIA E LAVORO IN GIAPPONE

DONNE, FAMIGLIA E LAVORO IN GIAPPONE - 10 dicembre 2020

La monografia dedicata al Giappone della rivista The Passenger, edita dalla Casa Editrice Iperborea, ha ospitato un interessante intervento sulla condizione della donna in Giappone nella doppia appartenenza al proprio sistema familiare e lavorativo. L’autrice è Sekiguchi Ryoko, una poetessa e traduttrice di origine locale, ormai residente a Parigi da anni.

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FINALITA’ DELLA CTU NELLE SEPARAZIONI

FINALITA’ DELLA CTU NELLE SEPARAZIONI - 7 dicembre 2020

In un precedente intervento veniva sottolineato un possibile atteggiamento discutibile da parte del consulente di parte in una CTU, che consiste nella volontà di far “vincere” il proprio cliente. Atteggiamento discutibile perché dovrebbe essere chiaro che il vero interesse da tutelare è quello dei minori. Aderire pedissequamente alla posizione di una parte in conflitto da parte di entrambi i CTP significa che a loro volta iniziano un contenzioso, e il conflitto si perpetua.

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DAL CONFLITTO AL RAGGIUNGIMENTO DI ACCORDI

LA MEDIAZIONE FAMILIARE: DAL CONFLITTO AL RAGGIUNGIMENTO DI ACCORDI - 28 novembre 2020

L’obiettivo della mediazione familiare può essere riassunto in una frase suddivisa in tre parti:

  • agevolare il dialogo,
  • riducendo i conflitti,
  • nell’interesse dei minori.
Il percorso attraverso il quale si cerca di arrivare a questi obiettivi – decisamente ambiziosi – consiste necessariamente nel permettere a ognuno dei separandi di esprimere la propria emotività (e la conflittualità che da essa deriva) relativa alla vicenda che lo ha legato all’altro.

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LA SEPARAZIONE NON E' LA FINE

LA SEPARAZIONE NON E' LA FINE DELLA FAMIGLIA - 20 novembre 2020

Una convinzione piuttosto diffusa è che con la separazione la famiglia non esiste più.
L’idea che c’è alla base è che la famiglia esiste solo quando ci sono due genitori con i figli che vivono sotto lo stesso tetto; venuto meno il rapporto matrimoniale o comunque la relazione affettiva tra i due genitori, tutto finisce. Per usare la terminologia in cui tutti ci siamo imbattuti, la famiglia si “disgrega”, si “distrugge”, e così via.
La nostra idea come mediatori sistemici è che la separazione comporti sicuramente dei cambiamenti profondi nel sistema – famiglia, ma che tale sistema esiste ancora.

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MALINTESI SULLA MEDIAZIONE FAMILIARE

MALINTESI SULLA MEDIAZIONE FAMILIARE - 14 novembre 2020

Qualsiasi percorso si intenta intraprendere è legato a delle aspettative, e la mediazione familiare non fa eccezione. Purtroppo – e anche in questo la mediazione non fa eccezione – talvolta quelle aspettative sono irrealistiche.
I principali argomenti su cui può presentarsi un qualche elemento irrealistico nella mediazione familiare hanno a che fare con scopi e esiti.

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CTU IN CASO DI SEPARAZIONI

CTU IN CASO DI SEPARAZIONI: SITUAZIONI PERICOLOSE - 4 novembre 2020

La CTU nelle separazioni conflittuali rappresenta un passaggio importante nel processo legato alle separazioni coniugali.
A nostro parere questo passaggio viene normalmente inteso in due modi diversi, non necessariamente alternativi tra loro.
Può essere inteso come ultima spiaggia: esaurite le possibilità di una interlocuzione non conflittuale tra i due ex coniugi, esaurite le capacità di proseguire il dialogo tra i legali (per incapacità degli stessi a slegarsi dal ruolo “io-devo-vincere”, o per il sabotaggio da parte dei rispettivi clienti), si ritiene di delegare al consulente d’ufficio e ai consulenti di parte la soluzione a problemi percepiti come insormontabili.

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SITUAZIONI CHE RICHIEDONO PARTICOLARE ATTENZIONE

SITUAZIONI CHE RICHIEDONO PARTICOLARE ATTENZIONE DA PARTE DEL COORDINATORE GENITORIALE - 25 ottobre 2020

La coordinazione genitoriale interviene in situazioni particolarmente conflittuali e ha una finalità di supporto della capacità genitoriale, che rischia di soccombere proprio a causa del conflitto tra gli ex coniugi. Questo processo si attiva quindi in una situazione di grande crisi nei rapporti, ed è scontato che la situazione in cui si svolge sia di partenza estremamente complessa.

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MASCHERINA IN SEDUTA: DANNO O OPPORTUNITA'?

MASCHERINA IN SEDUTA: DANNO O OPPORTUNITA'? - 16 ottobre 2020

La situazione pandemica che stiamo vivendo comporta l’assunzione di cautele nel corso delle sedute in presenza, a cui nessuno era abituato.
Oltre alle norme relative alla disinfezione delle mani e dei posti, al tenere le finestre aperte e al distanziamento tra i partecipanti alla seduta, sta diventando normale condurre questi incontri utilizzando la mascherina.

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TSUNAMI E PSICOTERAPIA

TSUNAMI E PSICOTERAPIA - 10 ottobre 2020

La vicenda è nota: a causa del terremoto avvenuto l’11 marzo del 2011, le coste del Giappone sono state successivamente sconvolte da uno tsunami di proporzioni gigantesche, che ha seminato morte e distruzione nella popolazione che abitava in prossimità del mare.
La casa editrice Iperborea pubblica una collana – che si intitola “The Passenger” – che è formata da monografie dedicate a vari Paesi. In quella dedicata al Giappone il giornalista inglese Richard Lloyd Parry ha scritto un proprio contributo intitolato “Fantasmi dello Tsunami”, che si è dedicato proprio a una delle conseguenze del rovinoso Tsunami del 2011, nei racconti del reverendo Kaneda, il sommo sacerdote di un tempio zen.

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MEDIAZIONE FAMILIARE E COORDINAZIONE GENITORIALE

DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE FAMILIARE E COORDINAZIONE GENITORIALE - 7 ottobre 2020

La coordinazione genitoriale, che è un processo piuttosto nuovo (è nato in Colorado nei primi anni Novanta) si differenzia dalla mediazione sotto alcuni, rilevanti aspetti.
Le caratteristiche tipiche della mediazione familiare sono volontarietà e la riservatezza.
Sotto il primo profilo va osservato che per quanto sia il giudice che la suggerisce, sono le parti che normalmente scelgono di intraprendere il percorso, e comunque il mediatore a cui rivolgersi.

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CARATTERISTICHE DELLA COORDINAZIONE GENITORIALE

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA COORDINAZIONE GENITORIALE - 3 ottobre 2020

Convegno AIMS, relazione della dott.ssa Rosita Marinoni.

La Coordinazione Genitoriale viene definita come un processo di risoluzione delle controversie centrato sul bambino attraverso il quale un professionista della salute mentale o di ambito giuridico con formazione nella mediazione familiare, aiuta i genitori altamente conflittuali ad attuare il loro piano genitoriale, facilitando la risoluzione delle controversie in maniera tempestiva, educandoli sui bisogni dei loro figli e, previo consenso delle parti e/o del giudice, prendendo decisioni sui temi che emergono.

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2 OTTOBRE FESTA DEI NONNI

2 OTTOBRE FESTA DEI NONNI - 2 ottobre 2020

Il Parlamento Italiano nel 2005 ha indicato nel 2 ottobre, oggi, la giornata dei nonni. L’importanza dei nonni è radicata nella biografia e nei ricordi di tanti di noi.
Ma per chi si occupa di mediazione a livello professionale questa figura ha un significato del tutto particolare.
Prima di tutto i nonni costituiscono quella parte di famiglia che in molti casi interviene a supporto dei separandi sul piano affettivo e in certi casi anche economico.

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LA DIFESA DELLA CAPACITA’ GENITORIALE

LA DIFESA DELLA CAPACITA’ GENITORIALE - 26 settembre 2020

Il processo di separazione è lungo e il più delle volte accidentato. La principale difficoltà è costituita dal conflitto che gli ex coniugi vivono e che li ha condotti alla scelta – spesso non condivisa – di concludere l’esperienza matrimoniale.
Si è più volte osservato come in queste situazioni non ci sia un’unica vicenda separativa a cui guardare, ma tante esperienze quanti sono i protagonisti delle stesse: esiste una separazione secondo il punto di vista del marito, una separazione secondo il punto di vista della moglie. Le diverse sensibilità e personalità, così come i diversi ruoli nella vicenda fanno sì che le differenze nel vivere queste vicende siano molto spesso quasi incolmabili.

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Sulla riduzione di pena

SULLA RIDUZIONE DI PENA A UN VIOLENTATORE - 21 settembre 2020

La corte di Appello di Milano ha recentemente ridotto la pena a un uomo accusato di aver picchiato e violentato la compagna, riconoscendo una attenuante nello stato di esasperazione causato dalla “condotta disinvolta” della donna. Il principio di questo ragionamento è che esiste un fatto specifico, la violenza carnale e le botte, ma il giudizio che viene dato del fatto risente di altri elementi quali il comportamento abituale della vittima.

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Premesse dell'attività di mediazione

PREMESSE DELL'ATTIVITA' DI MEDIAZIONE - 15 settembre 2020

L’attività di mediazione normalmente inizia nel corso di una procedura di separazione già iniziata, o addirittura successivamente, quando magari è già stata pronunciata la sentenza di divorzio ma uno o entrambi gli ex coniugi sentono di avere ancora situazioni aperte di cui discutere.

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Cosa ci portiamo in seduta

COSA CI PORTIAMO IN SEDUTA - 11 settembre 2020

La “valigia” per affrontare una psicoterapia o una mediazione familiare è un concetto che ricorre spesso. È riferito a ciò di cui deve servirsi il conduttore (psicoterapeuta e/o mediatore) nel compiere tali percorsi, in grado di contenere quelle nozioni, regole di comportamento o competenze che possono risultare utili. La nostra idea è che tutto ciò sia vero, qualcosa lo portiamo con noi ed è sicuramente necessario.

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