DIFFERENZE TRA MEDIAZIONE E PSICOTERAPIA - 23 gennaio 2021
L’argomento relativo agli elementi differenziali che esistono tra mediazione psicoterapia è molto dibattuto a causa anche delle caratteristiche di questi due processi, che presentano molti punti in comune. La stessa formazione dei mediatori – che spesso sono psicoterapeuti – può ingenerare qualche confusione.
Uno dei luoghi comuni sui quali si è insistito nel corso del tempo per definire un criterio differenziale tra mediazione e psicoterapia è l’orientamento temporale del processo. La psicoterapia sarebbe maggiormente orientata al passato, alla ricostruzione delle condizioni che hanno reso possibile una determinata situazione, mentre la mediazione avrebbe un maggiore orientamento al futuro, per la necessità di ridurre i conflitti tra i separandi. È probabile che mediamente il tempo dedicato al passato in una mediazione si minore rispetto alla psicoterapia, ma la casistica è talmente ampia e variegata da rendere impossibili delle generalizzazioni.
Un altro tentativo di differenziare questi due processi riguarda la loro durata: la mediazione – avendo un obiettivo molto più circoscritto – avrebbe una durata inferiore rispetto alla psicoterapia. In realtà anche qui la varietà nella casistica impedisce di formulare delle affermazioni univoche, e anche qui la differente durata del processo in molti casi non c’è.
Ancora più insidioso è il tentativo di differenziare mediazione e psicoterapia per la caratteristica di “coppia normale” che avrebbe la coppia in mediazione, che sta semplicemente vivendo una fase separativa in cui necessita di un supporto, mentre una coppia che va in psicoterapia starebbe affrontando una situazione psicopatologica. Il fatto è che non sembra trovare particolare conferma nella realtà l’idea in base alla quale la psicoterapia affronterebbe necessariamente aspetti psicopatologici: molte coppie che affrontano un percorso psicoterapeutico lo fanno proprio perché spinte da un livello di conflittualità che viene considerato troppo alto, insomma da una situazione non molto distante dalla mediazione, se non fosse per l’obiettivo del processo, che non è quello di gestire un processo separativo, ma semmai di evitarlo.
Ed è proprio l’obiettivo l’elemento su cui forse psicoterapia e mediazione si differenziano in modo certo: nel primo caso esso può variare in modo importante, nel secondo caso consiste nella gestione del conflitto, e nel tentativo di ridurlo in modo da permettere un processo separativo che non danneggi - oltre ai partecipanti – le loro capacità genitoriali, a tutela del benessere dei propri figli.