DIVORZIO: FAMIGLIA DISTRUTTA? NO, FAMIGLIA TRASFORMATA - 22 febbraio 2021
Il presupposto alla base della mediazione familiare è che l’evento legato alla separazione tra i coniugi non fa venire meno il concetto di famiglia, ma lo trasforma.
La trasformazione cui la famiglia va incontro riguarda aspetti materiali (non si vive più sotto lo stesso tetto), e naturalmente psicologici (derivanti dalla rottura del rapporto coniugale), ma tali trasformazioni non sono in grado di far smettere alla famiglia di esistere.
Il compito della mediazione è quello di supportare la riorganizzazione delle relazioni familiari che fanno seguito all’evento separativo.
Tale riorganizzazione riguarda fatalmente il mondo interiore di ciascuno dei componenti e le relazioni diadiche (tra gli ex coniugi) e triadiche (tra essi e i figli) all’interno del sistema.
Lo sviluppo dell’intero processo oscillerà pertanto tra il passato (la storia delle relazioni, degli aspetti positivi e di quelli negativi, dei dissapori e delle tensioni), il presente (lo stato di fisiologico disorientamento e dolore che comporta inevitabilmente la separazione in chi la vive, al di là del fatto che l’abbia formalmente promossa o subita) e il futuro (le risorse interne e relazionali su cui ciascuno può fare affidamento).