Alan Bennett - La Cerimonia del Massaggio - Adelphi
La vicenda si svolge integralmente nel corso di un funerale.Il morto è Clive Dunlop, affermato, apprezzato e amato massaggiatore dai gusti sessuali variegati, cui i presenti – officiante incluso - rendono omaggio per la straordinaria competenza non solo in ambito decontratturante che ha elargito ai molti clienti, maschi o femmine che fossero.
Il protagonista assoluto è Clive, anche se non fa nulla, essendo morto. Gli attori agenti sulla scena sono invece due prelati: padre Jolliffe, l’officiante, e l’arcidiacono Treacher, inviato dalla Commissione anglicana a controllare la regolarità della funzione.
Funzione che si sviluppa trasformandosi un po’ alla volta da evento mondano a racconto intimo di coloro che hanno avuto modo di conoscere Clive nelle sue molteplici competenze. Padre Joliffe cerca di dirigere con goffa solerzia gli interventi dei presenti, mentre l’arcidiacono Treacher accumula appunti da sottoporre alla Commissione per le inevitabili reprimende.
Bennett è magistrale nella progressione del racconto, la cui narrazione rimanda a un testo teatrale. Emerge qui la sua grande capacità di cambiare atmosfera in un set che non si modifica esteriormente per l’intera vicenda, ma che cambia progressivamente registro man mano che la situazione sfugge dal controllo di padre Joliffe e i componenti del pubblico pretendono il proprio spazio per ricordare, raccontare e magnificare Clive.