Qual è il senso di una sezione in cui si commentano libri - la maggior parte dei quali di narrativa - in un sito di Psicoterapia e Mediazione Familiare?
Apparentemente nulla. Ci si aspetterebbero commenti sulla depressione o sull'ansia, ma i libri cosa c'entrano?
La mia opinione è che i libri c'entrano eccome.
Come lettore mi aprono a mondi plurimi rispetto al ristretto orizzonte della mia vita quotidiana.
Come terapeuta mi raccontano vicende, modi di pensarle e affrontarle che tanta similitudine hanno con le storie che sento ogni giorno nel mio lavoro.
E mi permettono di imparare, pagina dopo pagina.

Gianni Rodari - Grammatica della Fantasia - Einaudi Ragazzi

Quando si affrontano argomenti che si prestano a essere in qualche modo descritti o insegnati, ci sono due approcci possibili. Il primo potrebbe essere riassunto con la formula “istruzioni per l’uso”. Si cerca cioè di elencare tutte le potenziali situazioni che possono verificarsi e si descrive come occorre comportarsi. Ovviamente è un metodo perfetto se si parla di una lavatrice, ma se si parla di argomenti un po’ più complessi non è l’ideale. Se per esempio si parla di rapporto con i bambini e la loro fantasia, è molto meglio un secondo approccio, quello che non cerca di elencare situazioni specifiche fornendo soluzioni, ma affronta aspetti di fondo e generali, in altra parole aiuta ad avere un approccio utile.

Grammatica della Fantasia è l’unica opera saggistica nell’ampia produzione letteraria di Gianni Rodari, e si dedica esattamente a questo: cerca di fornire al lettore, nella sua veste di insegnante o di genitore, alcune predisposizioni di fondo per avvicinare il materiale prezioso, delicato e prorompente che è la fantasia di un bambino: il significato del gioco o il gioco di parole, il potere creativo dell'errore, il paradosso, tutto può servire e tutto può aiutare a creare se solo lo si osserva con occhi diversi da quelli che si utilizzano normalmente.
A ben vedere il titolo è quanto di più azzeccato ci sia. Nel concetto di “Grammatica” della fantasia si svela l’intento metaforico di fornire strumenti di base (le basi grammaticali) per comprendere qualcosa del rapporto con i bambini. L’applicazione pratica (la costruzione sintattica) è invece lasciata allo specifico lavoro creativo che l’insegnante o il genitore saprà produrre con la propria sensibilità.
Nel leggere queste pagine un elemento non viene mai espressamente nominato o descritto, ma le accompagna costantemente, dall’inizio alla fine: questo elemento è il rispetto, il considerare i bambini e le loro idee come portatrici di un valore intrinseco che non si deve ledere ma va lasciato sviluppare e fiorire senza interferenze, piccoli cittadini con diritto di parola e di espressione, e questa è una delle basi per creare adulti pensanti e curiosi.