John Steinbeck - La Luna è Tramontata - Mondadori
Questo è un libro atroce, a partire dal titolo.John Steinbeck è morto il 20 dicembre di 52 anni fa, dopo aver vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1962. “La Luna è Tramontata” è uno dei suoi romanzi più amari, uscito nel 1942 nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
L’occupazione quasi senza spargimento di sangue di un piccolo paese norvegese da parte di un piccolo gruppo di soldati nazisti offre l’occasione di tracciare un affresco dell’assurdità della guerra e delle regole che la governano.
Gli occupanti, interessati a una miniera di carbone nelle vicinanze del paese, cercano di instaurare un rapporto di collaborazione con la città, non sollevano il sindaco del proprio ruolo, cercano quasi di passare inosservati.
Qui però si esprime tutto il paradosso della situazione, perché un conto è la scelta dei comportamenti più o meno tolleranti, più o meno amichevoli. Un conto è il dato di fatto dell’essere un esercito invasore, il che rende impossibile un rapporto non conflittuale con gli occupati. Anzi, lo sviluppo narrativo racconta la drammatica inversione di ruoli, che pone progressivamente gli invasori nel ruolo di rabbiosi fuggitivi e gli invasi in quello di implacabili assedianti.
Due personaggi bellissimi segnano il libro, accompagnando il lettore per l’intera lettura. Il primo di essi è il sindaco Orden, che si trova a dover trattare con l’invasore e contemporaneamente a rispettare le scelte del popolo che lo ha eletto, fino alle estreme conseguenze. Il secondo è il capo degli invasori, il colonnello Lanser, veterano della Prima Guerra Mondiale, chiaramente immerso in una situazione che non comprende e non condivide più ma al tempo stesso autentico soldato, conscio dei doveri che il ruolo gli impone e disposto a rispettarli fino alla fine.