Qual è il senso di una sezione in cui si commentano libri - la maggior parte dei quali di narrativa - in un sito di Psicoterapia e Mediazione Familiare?
Apparentemente nulla. Ci si aspetterebbero commenti sulla depressione o sull'ansia, ma i libri cosa c'entrano?
La mia opinione è che i libri c'entrano eccome.
Come lettore mi aprono a mondi plurimi rispetto al ristretto orizzonte della mia vita quotidiana.
Come terapeuta mi raccontano vicende, modi di pensarle e affrontarle che tanta similitudine hanno con le storie che sento ogni giorno nel mio lavoro.
E mi permettono di imparare, pagina dopo pagina.

Ryu Murakami – Tokyo Decadence – Oscar Mondadori

In Giappone esiste un fenomeno (in realtà esiste dovunque) denominato enjo kosai, il cui significato è “incontro con compenso”, insomma il fenomeno della prostituzione che coinvolge soprattutto adolescenti che fanno sesso in cambio di denaro o oggetti di lusso. In Tokyo Decadence, Ryu Murakami sviluppa questo argomento in dodici racconti.

Tutti hanno come protagoniste giovani ragazze, tutte legate a organizzazioni – vere e proprie agenzie – che si occupano di reperire accompagnatrici a ricchi dai gusti più o meno depravati e tutti hanno come argomento principale il sesso.

Due cose colpiscono il lettore leggendo questa raccolta di racconti.

La prima è che le donne vivono i rapporti sessuali senza mai provare sensazioni di repulsione, inanellano orgasmi in serie, accettano senza porsi troppe domande di giocare al proprio ruolo di oggetti di piacere. Insomma, sembra il sesso raccontato da un punto di vista esclusivamente maschile, con una particolare attenzione alle esigenze del fruitore pur essendo l’io narrante costituito praticamente sempre da donne.

La seconda è la visione vagamente allucinata, talvolta francamente malsana, delle situazioni. Ci sono racconti – Pen Light su tutti, ma in parte anche OFF – in cui l’incubo e l’allucinazione si prendono la scena in modo evidente, e sono in grado di creare un deciso senso di disagio nel lettore, o almeno in questo lettore.

La sensazione che lascia questo libro è quella di aver letto un fumettone, oppure un libro di sogni, qualcosa che comunque alla fine lascia in bocca un sapore vagamente sgradevole.