R. M. Wilson - Eureka Street - Fazi Editore
Il libro è interessante a partire dalla vicenda del suo autore, Robert Mc Liam Wilson, nato a Belfast (ora residente a Parigi), vita difficile con un passato di barbone. La trama si sviluppa nella precarietà alcolica di una città violenta e instabile della Belfast degli anni Settanta, e la vicenda è quella di un’amicizia interreligiosa tra ragazzi trentenni che regge nonostante la violenza e le bombe che – per rispondere alle prepotenze dell’oppressore – hanno seminato morte cieca tra centinaia di innocenti.
Una violenza ottusa e indiscriminata, che viene definita (con immagine felice) come governata da “una ferrea logica da asilo nido: se Julie dà un calcio a Suzy, Suzy non restituisce il calcio a Julie, ma preferisce piuttosto dare uno schiaffo a Sally”.
La scrittura è brillante e ritmata per tutte le quattrocentocinquanta pagine del libro, con alcuni apici. Per esempio il capitolo 11, quindici pagine addirittura stupende che descrivono l’attentato di Market Street, un fatto realmente accaduto il 15 agosto 1998 e che causò 29 morti.
I protagonisti sono tratteggiati con brillantezza e ironia, dall’amico Chuckie, a sua mamma Peggy e ai suoi amori sorprendenti, alla accigliatissima Aoirghe (il cui nome al momento delle presentazioni ricorda al protagonista un colpo di tosse, da lì una serie di paradossi e scoppi di ostilità), ai tanti personaggi minori che costellano questo libro.